Essere un fotografo di matrimoni, significa saper catturare le emozioni, i soggetti, le location, dare un proprio punto di vista a tutto ciò che ci circonda.
Sin dall’età di 17 anni, mi sono appassionato a ciò che vedevo e studiavo nei libri di fotografia, da ciò che riuscivo a percepire da quelli che ho considerato i padri fondatori della fotografia (Newton, Cartier Bresson, McCurry, Hansel Adams, Erwitt). Ho sempre pensato che la fotografia sia la rappresentazione di ciò che si ha e si vede, e da questo ho tratto spunto nel formare anche la ragione sociale del mio studio.
Infatti sono il titolare dello Studio fotografico SCOTOMA, dove scotoma è la rappresentazione di ciò che la mente sceglie di vedere. Ognuno di noi ha un proprio punto di vista e anche io ho il mio.
Per scattare una fotografia bisogna allineare cuore e mente all’occhio: scattare tanto per farlo, non mi riesce, devo sempre dare una mia geometria e una mia visione. Ciò che da sempre ho ritenuto un’arte e ciò che da sempre si rifà ai migliori pittori (Caravaggio, Rembrant, Vermeer, Goya, Monet, Hopper), ho sempre cercato di riportarlo in ogni mio scatto.
Pur facendo tutt’altro, non ho mai abbandonato la mia passione per la fotografia, però dal 2010, ho lasciato quello che facevo e ho cercato di dare un’impronta decisa al mio scatto. Tra fotografia e editing ho seguito moltissimi workshop, in giro per l’Italia e per l’Europa.
Ho semplicemente seguito i migliori al mondo, non per copiare le loro foto o il loro modo di editare, ma per carpirne i segreti, la visione, il loro punto di vista.
Non volevo essere una loro copia o somigliare ad altri, ma semplicemente trovare una mia identità, volevo essere ciò che sono: Raffaele Di Matteo, null’altro.
Dopo tanto tempo, sono riuscito a trovare la mia strada fotografica, grazie anche all’attrezzatura che ho scelto per accompagnarmi in questo viaggio.
Infatti il brand Sony, ha fatto in modo che tutto ciò che cercavo all’interno di una fotografia, riuscissi ad averlo e per questo, oggi, ho tracciato il mio percorso.
“Bisogna avere un caos dentro di sé per generare una stella danzante”. Ad oggi non ho ancora generato la mia stella, e spero di non generarla mai, perché solo così potrò sempre avere l’amore e la passione che ho avuto dal primo giorno.
Grazie a questa mia assidua passione sono riuscito ad avere anche molti riconoscimenti a livello internazionale, non ultimo il 4° posto negli award Europei indetti dalla FEP per l’anno 2020 e top 10 Italy photographer sempre per la FEP.
Mi metto sempre in discussione con vari concorsi e Contest, e sempre disponibile a critiche costruttive che servono alla mia crescita professionale.